Grande affluenza dei Commercianti di Abbiategrasso e dei paesi limitrofi al Convegno sulla Sicurezza promosso dall’Ascom di Abbiategrasso e Circondario in collaborazione con la Compagnia dei Carabinieri, la polizia locale e il Sindaco Albetti, lunedì 4 maggio.
L'incontro, giudicato costruttivo da tutti i partecipanti, ha permesso di conoscere le problematiche che i commercianti da un lato, e i carabinieri dall'altro, vivono durante il loro operato. Il momento, moderato dal capitano Michele Pettinelli, ha posto l’attenzione sulla necessità di creare una vera e propria rete tra i soggetti coinvolti. In primo luogo si è sottolineata l’importanza della tutela della vita e della salute, beni ben più importanti di quelli materiali.
Combattere la microcriminalità, contrastare l'abusivismo e l'usura sono alcuni degli argomenti trattati durante l’incontro. Pettinelli invita a contrastare la microcriminalità senza ricorrere all'uso delle armi. Per un esercente possedere un'arma da fuoco può, all'apparenza, infondere sicurezza. Tuttavia l'esperienza delle Forze dell'Ordine insegna che spesso ciò risulta deleterio. Chi subisce una rapina è colto di sorpresa e, qualora possieda un'arma, si trova contemporaneamente a gestire due situazioni emotivamente forti e completamente nuove: evento delittuoso da un lato, gestione di uno strumento di morte dall'altro. Inoltre il malvivente, anch'esso impaurito da una possibile reazione del negoziante, può ricorrere ad iniziative di difesa personale che possono sfociare in eventi tragici.
Il rischio per il commerciante è quello di farsi vincere dal desiderio di rivalsa che lo può portare ad un eccesso di legittima difesa. Il ricorso alla legittima difesa deve essere proporzionato all'offesa subita e all'attualità della minaccia. Ecco perché è stato più volte ribadito che solo ed esclusivamente chi è preparato è opportuno che adoperi un'arma, solo in casi davvero eccezionali in cui è minacciata la vita stessa dell’esercente nonché dei clienti
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Altri utili consigli sono stati dispensati allo scopo di facilitare il lavoro delle forze dell'ordine in caso di eventi criminali. Da un lato è stata rimarcata la necessità di avvisare tempestivamente i tutori della legge, dall'altro la necessità di mantenere la calma e spiegare con chiarezza quanto avvenuto, ricostruendo i dettagli della scena. Il capitano ha posto particolare attenzione alla differenza, circa i termini rapina e furto, così da chiarire meglio il discorso. Per furto s’intende l’evento in cui il malvivente arreca un danno all’esercente senza però esporlo ad una minaccia diretta. Con la rapina invece il commerciante è esposto ad una minaccia fisica. Questa distinzione serve soprattutto alle forze dell’ordine per attivare procedure di intervento ponderate alla reale necessità.
Dunque cosa fare in caso di furto o rapina? Nella prima occasione, afferma il Tenete Massimo Pierini, è necessario avvisare le forze dell’ordine per constatare il fatto ed evidenziare gli elementi che possano ricondurre al ladro, nell’altro caso vi sono una serie di procedure fondamentali. Innanzitutto, quando la rapina è in corso, è bene evitare di mantenere un atteggiamento che possa innervosire il rapinatore; successivamente è necessario concentrarsi sui tratti somatici che caratterizzano il delinquente (colore della pelle, etnia, altezza, colore dei capelli) e sui suoi movimenti (dove e cosa tocca).
Una volta che il balordo si allontana dall’esercizio è opportuno seguirlo, almeno con lo sguardo, e capire se vi siano dei complici e con quale mezzo e verso dove stia fuggendo. Successivamente si devono avvisare le forze dell’ordine, preservando la scena del crimine, ovvero non spostando né toccando nulla, e annotando le generalità degli eventuali clienti presenti nel locale durante lo spiacevole evento, in modo da ricontattarli in caso di successive testimonianze in sede legale.
Queste operazioni sono atte a gestire l’evento delittuoso ed a facilitare il lavoro dei carabinieri, tuttavia la prevenzione diventa fondamentale. È importante istallare un ottimo sistema di videosorveglianza (visibile per far desistere il ladro e nascosto per incastrarlo) e cooperare con i tutori dell’ordine avvisando preventivamente qualora si identifichino individui e volti sospetti.
Occorre tenere presente che spesso l’aspetto innocuo o ben curato di una persona non la scagiona preventivamente dall’essere un potenziale ladro. È inoltre opportuno avvisare qualora vi sia stato un falso allarme così da non sottrarre uomini e mezzi alle forze di polizia.
Ultimo accorgimento al fine di prevenire le rapine è di evitare un arredamento che crei zone d’ombra che possano facilitare il compito del delinquente, in particolare tenendo il più possibile sgombra la vetrina.
Accenni alla necessità di combattere l’usura, fenomeno molto limitato nell’abbiatense, sono stati fatti in conclusione del dibattito, oltre alla necessità di abbattere le barriere burocratiche che frenano l’operato delle forze dell’ordine e che fanno percepire al cittadino l’inutilità delle istituzioni.
Infine è stata descritta l’importanza di stipulare polizze assicurative per tutelare la propria attività.
Luca Crepaldi & Ivan Donati