Le quattro stagioni di Vivaldi e l'ultimo concerto della stagione dell'Accademia


Si chiude in pompa magna la Stagione Concertistica dell'Accademia dell'Annunciata, che ha riscosso come sempre grande successo di pubblico e di critica. Per dilettare il pubblico si è scelto un evergreen fra i più noti al mondo: "Le quattro stagioni" di Antonio Vivaldi, tuttavia spesso proposte in ambiti decontestualizzati che non ne esaltano in toto gli elementi descrittivi. Una composizione geniale, che coniuga magistralmente gusto barocco con temi di carattere bucolico e suggestioni poetico-pittoriche.

Appuntamento venerdì 5 maggio presso l'ex convento dell'Annunciata, a termine di una stagione impreziosita sin dall'inizio da due straordinarie collaborazioni, con Giuliano Carmignola e con Andrea Mastroni, oltre che dalla consueta presenza della bacchetta di Riccardo Doni.

Protagonista della serata il violinista Carlo Lazzaroni che sarà impegnato nel doppio ruolo di solista e di konzertmeister dell'Accademia. In questa serata, infatti, Lazzaroni proporrà la propria visione di uno dei capisaldi del repertorio barocco, dopo essersi cimentato, solo pochi mesi fa, nel tour de force delle sonate e partite Bachiane in un acclamato concerto alla Palazzina Liberty.

Sarà inoltre ospite il mezzosoprano Rachel O'Brien che regalerà al pubblico alcune arie barocche scelte appositamente come contraltare alle descrizioni naturalistiche vivaldiane, che ricalcano alcuni dei topoi del barocco arcadico: incontreremo quindi le figure mitologiche musicate da Nicola Porpora e le tempeste di Riccardo Broschi, ma anche il Vivaldi operista, che rielabora (nel "Farnace") temi e situazioni presenti anche nell'Inverno.

È infine attesa nelle prossime settimane l'uscita, per EGEA MUSIC, del doppio CD dedicato ai concerti per violino e orchestra di Felice Giardini, con Giuliano Carmignola solista, di cui alcuni estratti sono già stati presentati nel numero di Amadeus dello scorso dicembre.

Ingresso ore 21.00: posto unico 10 Euro, con prevendita su Vivaticket.

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