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Nel punto più alto dell'abitato, esercita un fascino da rovina il cinquecentesco Palazzo Centurione, difficilmente accessibile in mezzo alla sua porzione di verde. Un massiccio quadrilatero a metà tra la fortezza e la villa, non troppo diverso dalla Villa Borromeo d'Adda a Fagnano, presso Gaggiano.


Della costruzione, accenna Ambrogio PalestraVasta mole cubica, sopra un poggio, con potenti contrafforti alle pareti. Piano terreno e primo piano di grande altezza, grande solaio superiore in parte sistemato a mezzanino. Esternamente portale di pietra a timpano spezzato, con scudo araldico nel mezzo. In sommità si scorgono le tracce del cornicione caduto o demolito:era di muro, a sguscio di forte sporgenza, con lunette in corrispondenza ai finestrotti del mezzanino. L’ampio sotterraneo a volte robuste conteneva in origine cucine, servizi e cantine. Nell’interno ormai spoglio di ogni elemento decorativo, vaste sale nei due piani: coperte da volte nel terreno, e con soffittature di legno di accurata lavorazione al piano superiore. Al primo piano, presso ad una sala, un curioso localetto d’angolo, a pianta ottagonale, con nicchie e lesene sulle facce, offre un raro esempio di architettura sanitaria del tardo Rinascimento. Spogliato di ogni arredo e d’ogni traccia d’arte, l’edificio non ebbe almeno a soffrire di sovrapposizioni che ne alterassero l’aspetto originale.


Essendo di proprietà privata è visibile solo dall'esterno.

 

 

Fonte: Comune di Ozzero

 

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