castello rosateIl castello di Rosate ha origine nel pieno medioevo, probabilmente ricalcando quella che era la piantina di un antico fortilizio romano. Le prime notizie di una struttura difensiva a Rosate risalgono al 1159 quando esso venne assediato e conquistato dalle truppe di Federico Barbarossa, per poi subire un nuovo assedio dalle forze armate della città di Pavia nell'anno 1200. Esso venne ricostruito nelle forme attuali tra il 1323 ed il 1329 dalla famiglia milanese dei Torriani, ma già con l'avvento alla signoria di Milano dei Visconti esso perse gran parte delle proprie funzioni difensive.

 

La struttura, pesantemente rimaneggiata nel corso dei secoli, si presenta oggi come una costruzione in mattoni ed intonaco, caratterizzata da una torretta a tre piani, contraddistinta in facciata da una pregevole finestra ad arcate multiple in cotto, il tutto sovrastato da una merlatura alla ghibellina. Sono ancora chiaramente visibili degli scassi nei muri per i bolzoni del ponte levatoio che un tempo garantiva o bloccava l'accesso alla struttura.

 

Lo scrittore e storico Tommaso Grossi, raccontò nel suo romanzo Marco Visconti una tragedia consumatasi proprio a Rosate. Invaghitosi della giovane Bice Del Balzo, figlia del conte Del Balzo, Marco decise di sposarla ad ogni costo, anche a costo di scontrarsi col cugino che con lei aveva promesso di sposarsi. Tra i due scoppiò il duello, ma intanto Marco aveva dato ordine di far rapire segretamente la ragazza e di rinchiuderla nei sotterranei del castello di Rosate. Pentitosi del male causato, Marco si riappacificò col cugino, gli diede il suo consenso al matrimonio e si portò con lui a prelevare la ragazza, ma si rese conto che questa, presa dalla disperazione, si era già uccisa.

(Fonti: Wikipedia)

 

 

 

  Castello di Rosate

 

  • Via Circonvallazione - 20088 Rosate (MI) 

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