lavoro2Perla cistercense, fondata tra il 1182 e 1296, nonché meta di pellegrinaggi da ogni parte del mondo, l'abbazia di Morimondo è certamente uno dei simboli più amati e iconici del nostro territorio. Visitarla nella sua interezza significa viaggiare nel tempo fra cori lignei, sale capitolari, scriptorium, chiostri scenografici e scorci di una natura amica che valorizza la magnificenza artistica del complesso.

È possibile scegliere tra una visita completa di tutti gli ambienti, compresi il meraviglioso Scriptorium e la Sala Colonne, oppure una visita breve con accesso ridotto solo al chiostro. Per quanto riguarda la prima opzione è richiesta la prenotazione al numero 02-94961919 (Fondazione Abbazia di Morimondo) o scrivendo alla mail This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.. Il percorso, rigorosamente guidato, ha la durata di circa un'ora e può essere effettuato il sabato, alle ore 15.30, e la domenica, alle ore 11.00, alle 15.00 e alle 15.30. I gruppi con più di 15 turisti hanno la possibilità di richiedere una visita ad hoc anche in settimana. SI potranno ammirare il chiostro, la chiesa, la sala capitolare, le sale di lavoro dei monaci, la sala dei fondatori, il loggiato, il refettorio, il dormitorio (tutto rimodulabile a seconda delle eseigenze). 

Per la visita al solo chiostro basterà recarsi presso l'infopoint pochi minuti prima. Anche per queste visite brevi, gli orari sono prefissati e segnalati sulla pagina Facebook Infopoint Morimondo https://www.facebook.com/infopointmorimondo.
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Ricordiamo che è inoltre possibile scoprire il Civico Museo Angelo Comolli, situato al primo piano del Palazzo Comunale con ingresso da Piazza Municipio 1. Lo spazio espositivo conserva alcune opere del pittore e affrescatore liberty Angelo Comolli. Si tratta in prelavenza di grandi cartoni preparatori per decorazioni figurate, soprattutto rappresentanti personaggi sacri, disegnati senza affettazione agiografica, ma con una carica espressiva intensissima, tratteggiati a carboncino con straordinaria sicurezza e incisività. Il patrimonio documentativo è stato riscoperto con l’acquisizione del monastero da parte del Comune nel 1982: i cartoni giacevano arrotolati e quasi dimenticati nei locali abbaziali. All’interno del museo a lui dedicato, la presenza di cartoni, bozzetti, dipinti, mobili e fotografie riassume la sua vasta e curiosa personalità e testimonia il suo amore, il suo genio e la sua conoscenza delle tecniche. Qui per approfondire questa interessante fiura artistica, così importante nella nostra storia locale.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti segnaliamo il sito della Fondazione Abbatia Sancte Marie de Murimundohttps://www.abbaziamorimondo.it/ che riporta anche il calendario con gli eventi e gli appuntamenti culturali nel complesso monastico.

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