Un dolce povero nato dalla fantasia. Un dessert guidato dalla necessità di non sprecare quel poco cibo che i contadini avevano tra le mani. Una tipicità milanese, prodotta da secoli, ma che negli anni del boom economico e dello spreco ha subito una naturale evoluzione. Si parla della Carsensa, in italiano Crescenza, da non confondere con l'omonimo formaggio bianco e cremoso.

La Carsensa è di fatto una focaccia di pasta lievitata il cui nome indica proprio una caratteristica del prodotto stesso: la lievitazione. Infatti il nome Crescenza – che cresce, lievita – deriva proprio dalla lievitazione naturale, cioè priva di lievito di birra aggiunto. Nei decenni trascorsi, neanche troppo lontani ed estremamente attuali, il prodotto era ottenuto dalla pasta avanzata dopo l'infornata settimanale di pane. Questo scarto non veniva logicamente gettato nella spazzatura, ma conservato un paio di giorni e nuovamente lavorato con farina, acqua, mele e uva.

Ingredienti nobili come le mele per un dolce povero? Tutt'altro! In un contesto di risorse ridotte e senza sprechi, anche le mele venivano adoperate con un'attenzione che la generazione attuale non conosce nemmeno. Ad essere utilizzati erano infatti i primi frutti caduti dall'albero, quelli già bacati e destinati a deperire velocemente. Oggi non si vedono questi frutti sui banchi di negozi e supermercati proprio perché la nostra società, in cui l'estetica ha prevaricato il gusto e esaltato gli sprechi, non lo permette. Lo stesso era per l'uva: nessuna primizia condiva la Carsensa. Solo l'ultima uva di stagione aveva il diritto di essere assorbita dall'impasto di questa dolce focaccia.

Negli anche la Carsensa ha risentito dell'evoluzione e del miglioramento del tenore di vita della popolazione lombarda. E così altri tipi di frutta, soprattutto pere e fichi, hanno trovato spazio in questo dolce che negli anni si è arricchito di altri ingredienti: zucchero, lievito e burro. Proprio questi elementi hanno reso la Crescenza simile ad un dolce natalizio prodotto nelle zona di Inveruno, la Piota. La Carsensa, dolce semplice, genuino e profumato, è un dono che la società contadina ci fa per non dimenticarci che quella realtà, nonostante le difficoltà, trasudava dignità proprio perché nulla veniva sprecato.

Panificio Tornaghi
Via Concordia, 44/46
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Tel: 02/9013445

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