Villa Frisiani Mereghetti Maggi
È il 1652 quando Gottardo Frisiani, esponente di spicco di una delle più importanti famiglie patrizie di Corbetta, decide di far costruire una grande villa in città. Per l'occasione non offre l'incarico ad uno qualunque, ma contatta direttamente il Richini, uno dei più celebri architetti lombardi. Francesco Maria Richini ha nel suo curriculum molte opere degne di nota, tra queste è bene ricordare: l'ampliamento dell'Ospedale Maggiore di Milano, il cortile dell'Accademia di Brera e, sempre a Milano, la Chiesa di San Giuseppe.
L'architetto, dopo aver accettato la commissione, affronta l'incarico seguendo il proprio stile, ossia coniugando l'esistente al nuovo. Riuscirà a completare solo parzialmente il progetto, che prevedeva una struttura a corte ad "U" simmetrica all'asse centrale, facendo raccordare la parte risalente al '400 a quella di nuova costruzione. La parte pittorica, di ottimo livello, viene eseguita dai fratelli Giovanni Stefano e Giuseppe Montalto, di origine bergamasca, ma molto attivi a Corbetta intorno al 1656. Altri interventi dei due fratelli si registrano nel Santuario di Corbetta, nel Duomo di Monza e nella Certosa di Pavia. Nella residenza Frisiani-Mereghetti-Maggi gli affreschi maggiormente significativi sono concentrati nello studiolo, sulla volta dello scalone d'onore, nelle stanze dell'ala occidentale e in una stanza dell'ala quattrocentesca.
Tra gli aspetti da considerare ve ne sono due degni di una nota particolare. Il primo riguarda l'allegoria dedicata alla Provvidenza che si trova dipinta nella volta dello scalone d'onore. All'interno di questo affresco compare il volto di un uomo che è probabilmente un ritratto dell'Arch. Francesco Maria Richini. L'altra curiosità è relativa ad una stanza dell'ala quattrocentesca che, secondo numerose fonti, ospitò San Carlo Borromeo. Nella cosiddetta stanza di San Carlo non è presente il letto che è oggi ospitato presso il Santuario di Corbetta.
Villa Frisiani Mereghetti Maggi
- Via II Giugno 3 - 20011 Corbetta (MI)
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