In direzione Abbiategrasso, sulla sponda destra del Naviglio Grande a Robecco, sorge Villa Gaia Gandini.
Una dimora storica, un pezzo del nostro passato che si conserva in ottimo stato con i suoi affreschi e le sue sale riccamente ornate. Di proprietà dei Borromeo fin dal 1400, la villa passa poi ad una serie di famiglie nobili fino ad arrivare agli attuali proprietari: i Gandini.
Una bellezza semplice, come la sua facciata, con fittizie cornici architettoniche e balconcini in ferro battuto. Filari di alberi ad alto fusto svettano nel giardino che affianca il Naviglio e degrada nel canale con la meravigliosa balaustra. Di epoca settecentesca, la balaustra in ferro battuto e pietra molera termina con la scalinata dell'imbarcadero lambita dalle acque.
Un'esedra ottocentesca accoglie il visitatore che attraversa il portone di via Matteotti e si ritrova nel cortile rinascimentale con le pareti affrescate che rappresentano guerrieri, animali acquatici autoctoni e stemmi di importanti casate. Il soffitto è ligneo e risalente al 1500 con disegni e decorazioni che si ritrovano nuovamente negli ampi saloni in cui le epoche si rincorrono insieme agli stili dei numerosi artisti che qui hanno lasciato un segno.
Tralasciando la descrizione dell'edificio, che non rende il giusto onore a quello che la villa è, ritroviamo piacevoli curiosità anche nell'origine del nome. Intorno alla metà del '400 fu infatti denominata Villa Gaia per il carattere delle feste che lì si svolgevano. Dei party mondani non abbiamo nessuna traccia, ma vien facile pensare che data l'importanza della villa, la cui storia è antecedente al 1400 come confermano le tracce trovate nell'edificio, fosse molto conosciuta e molto frequentata dalla nobiltà dell'epoca.
La sua maestosità è da imputare a Vitaliano Borromeo che la volle abbellire prima di lasciarla al figlio Filippo e alla consorte di questo, Francesca Visconti. La proprietà passò poi ai figli della coppia e, proprio in questo periodo si registrò un'importante presenza in visita alla dimora. Fu infatti Giovanni Borromeo a ricevere Bona di Savoia, vedova di Galeazzo Maria Sforza, che venne in visita con le sue Dame. La nobildonna si trovava in quel periodo costretta a soggiornare presso il Castello di Abbiategrasso per volere di Ludovico il Moro.
Un altro Ludovico, questa volta Visconti, ricevette in eredità la villa da Giovanni e Vitaliano Borromeo che, morendo senza eredi, lasciarono la propria ricchezza al nipote, con l'obbligo però di assumere anche il cognome Borromeo. Nacque così la casata dei Visconti-Borromeo che cedettero la villa ai Biglia e successivamente ai Confalonieri, tra le cui fila c'era Federico, noto cospiratore. Dalla metà dell'800 Villa Gaia passò tra le proprietà dei Decio-Gabrini e successivamente in mano ai Gandini, attuali proprietari. Oggi l'intero edificio è a disposizione di chi vuole organizzare ricevimenti di gala e catering di matrimonio.
- Via Giacomo Matteotti 26 - 20087 Robecco Sul Naviglio (MI)
- Telefono: 320 198 5762
- E-mail: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.