A pesca tra Ozzero e Morimondo: Roggia Rile
La roggia Rile nasce nel comune di Abbiategrasso ed ha una lunghezza totale di circa 8 km. Nel suo cammino attraverso le campagne, solca i territori comunali di Ozzero e Morimondo per poi confluire all’interno della roggia Rabica.
Come raggiungerla
Percorrendo la strada statale che da Abbiategrasso porta a Vigevano (ss494), svoltare a sinistra all’altezza della taverna Bellalì immettendosi nella strada denominata “Strada Soria”, proseguire per 300 metri quindi svoltare a sinistra in via L. Galvani dove è possibile posteggiare l’autovettura. Da qui parte il nostro percorso che si snoda lungo la roggia, per una lunghezza complessiva di circa due chilometri tra boschi, prati alla riscoperta dei pesci d’acqua dolce e del magnifico territorio che ci circonda.
Descrizione del percorso
Il percorso inizia dal mulino situato sul lato opposto della strada antistante il parcheggio e prosegue lambendo la riva della roggia per circa 300 metri, dopodiché è necessario aggirare un piccolo boschetto, costituito per lo più da ontani, per poi continuare sulla sponda del canale per altri 500 metri, fino ad incrociare un ponte. Da questo punto si possono poi intraprendere due strade differenti: la prima (segnata in giallo sulla cartina) consente di arrivare ad un laghetto immerso nel bosco, lambendo la sponda sinistra della roggia per circa 200 metri e proseguendo nel bosco per circa 50 metri; la seconda invece (segnata in rosso) consente di arrivare nel territorio comunale di Morimondo in località Prato Ronco camminando lungo la riva destra del fosso e passando attraverso un bosco, costituito da betulle, querce e noccioli, e che durante la stagione tardo-invernale è costellato di campanellini, che formano un vero e proprio tappeto bianco.
Descrizione del luogo
La roggia si presenta molto diversificata lungo tutto il percorso. Nel primo tratto, all’incirca fino al bivio tra i due possibili itinerari, prevalgono raschi con corrente abbastanza moderata; dopodiché la roggia assume un andamento più tortuoso fino all’inizio del bosco, per poi proseguire con le medesime caratteristiche del primo tratto, ma diventando molto più infrascata.
Il piccolo laghetto immerso nel bosco è una vera e propria chicca della natura, in cui regnano silenzio e tranquillità. Se la stagione invernale è abbastanza rigida, si trasforma in una perfetta pista di pattinaggio sul ghiaccio (fate, ovviamente, molta attenzione, un bagno a Gennaio non è molto gradevole!).
Specie ittiche presenti
La roggia Rile ospita per lo più ciprinidi: cavedani, vaironi, triotti e sanguinerole ed in misura minore carpe e pesci persici, non è raro qualche luccio, questi ultimi presenti per lo più in concomitanza delle buche che si formano in corrispondenza dei meandri.
Nel laghetto si possono trovare pesci gatti, persici sole, scardole e qualche tinca di dimensioni contenute (i pesci in questo ambiente per diversi motivi sono affetti da nanismo e esoftalmia).
Tecniche di pesca
Lungo la roggia la tecnica di pesca più redditizia e divertente è la pesca a passata con il bigattino, praticata sia con canne fisse che a mulinello che permette di insidiare la maggior parte dei ciprinidi presenti. Anche la pesca con esche artificiali può dare buoni risultati.
Nel laghetto, invece, è consigliata la pesca a fondo o con il galleggiante, utilizzando come esca i vermi.