castello s ambrogio corbettaLe prime notizie del Castello di S. Ambrogio ci giungono intorno al X sec., periodo in cui i Franchi arrivarono in Italia. Il borgo di Corbetta divenne di proprietà dell'Arcivescovado di Milano che ne potenziò il sistema difensivo, "Castrum Sancti Ambrosii" compreso.

 

Diverse vicissitudini accompagnarono la vita del Castello. Tra queste, la più significativa è indubbiamente quella legata a Corrado il Salico che mise sotto assedio l'edificio. L'isolamento terminò il 29 maggio 1037 a causa di un presagio negativo che vide protagonista il feroce conquistatore. Durante una messa, infatti, Corrado il Salico vide lampi scatenarsi nel cielo sereno e udì tuoni spaventosi. Impaurito, avvertì l'imminente giudizio divino che lo indusse a terminare l'assedio.

 

Il Castello ebbe un ruolo difensivo fino al tempo della dominazione spagnola nel XVII secolo. Successivamente le tecniche moderne di guerra resero poco utili le difese del fortilizio che venne così in parte smantellato. Come spesso capitava nel passato, i materiali delle costruzioni vennero reimpiegati per la realizzazione di due ville adiacenti: quella dei Frisiani e quella dei Borri.


Negli anni '50 e '60 gli interventi di restauro e mantenimento dell'architetto P. Portaluppi ne restituirono parte dello splendore. Oggi, visitando il giardino, si può ancora ammirare la filanda costruita nello scorso secolo.

 

 

 

  Castelletto

 

 

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