makeupPacata, osservatrice, uno sguardo ammaliante che rassicura dietro le piante colorate del suo grazioso concept store nel cuore di Abbiategrasso. Sabrina Angi mi accoglie nel regno di forme e profumi di A44 (Via Cantù, 44) e mi accompagna in un percorso che parte dal make-up e arriva oltre, molto oltre...


Qual è il trucco perfetto?

 


"La perfezione non esiste. Partiamo da questo presupposto. Si deve ricreare piuttosto un'armonia. Questa visione dipende dalla mia formazione, ovvero l'Accademia di Brera e la specializzazione in pittura. Non ricerco il tecnicismo, quanto l'equilibrio fra viso e trucco. La cosmesi naturale va oltre al decorativo e mi ha permesso di approfondire questa visione del make-up. Quello che mi propongo di fare è informare ed educare a formulazioni (la componente cosmetica e gli ingredienti) che siano rispettose dell'organo pelle. Cerco di realizzare un trucco bon ton, che sia quindi portabile ogni giorno nei diversi contesti e che tragga spunto dall'incarnato, sapendolo valorizzare e interpretare senza snaturarlo. In questo senso posso dire che il trucco diventa un atto intellettuale"


Cosa pensi di fare per sensibilizzare il tuo pubblico?

 


"Vorrei proporre degli incontri per educare ad altre possibilità di formulazioni e materiali diversi: le donne sanno truccarsi, ma a volte hanno una conoscenza limitata dei prodotti. Ecco, vorrei estendere la visuale, orientando verso consistenze adatte ai vari tipi di pelle. Proporrò laboratori dove ci si trucca, valutando le diverse tessiture e dove si ragioni sull'idea dell'incarnato, che è a mio avviso un universo molto bello"

 


Quali sono gli elementi chiave del trucco?

 


"La luce, tanto quanto nelle arti figurative, è uno degli elementi fondamentali, si veda la pittura fiamminga. Ora come ora non si tende più a coprire, ma a valorizzare: questo richiede tessiture leggere, che si fondano in modo armonico e naturale con l'incarnato. È finita l'epoca delle maschere, si cerca uno stile coerente con la propria personalità e portabilità. Ho sviluppato la consapevolezza di quanto il trucco sia un incontro fra arte (ecco quindi le valutazioni su luce, incarnato ed armonia cromatica) e cura (prediligo la biodinamica e attribuisco molta importanza ai materiali che siano salutari): questa duplicità è il fulcro del mio operato e una continua sfida"

 



E per fermare il tempo che passa?

 


"La ruga, se la si sa gestire, può diventare un elemento di bellezza: correggere tutto è pericoloso, si rischia di diventare maschere irreali ed è stilisticamente una cosa ormai superata. Bisogna svelarsi per quello si è, sapendosi esaltare nelle unicità che ci rendono speciali"

 



E tu? Come ti trucchi?

 


"Ho imparato con l'età ad alleggerire molto (il trucco che copre invecchia): cerco quindi una freschezza nel viso. Imprescindibile il mascara e un gloss con elementi idratanti che ammorbidisca le labbra. In questo periodo, con il caldo, prediligo tessiture leggere e utilizzo pigmenti riflettenti che proteggano la pelle dal sole. La sera gioco un po' di più e cerco di esaltare il mio sguardo, senza esagerare"

 

 

 

 


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