I Commercianti abbiatensi lanciano dal 13 giugno una shopping bag eco-sostenibile per aiutare il centro di cure palliative

Una shopping bag dal costo di 2 Euro venduta nei negozi cittadini da lunedì 13 giugno i cui proventi saranno destinati all’Hospice di Abbiategrasso. Questo il bel progetto ideato dall’Ascom Abbiategrasso e Circondario. L’idea si è sviluppata nell’ambito dei tavoli di lavoro che riuniscono i Commercianti (è da questi momenti di incontro che è nato, fra gli altri, il grande evento della Bancarella più Lunga del Mondo). 

Questa modalità di lavoro, all’insegna del confronto, della discussione e della condivisone di idee, è la concretizzazione della filosofia dei Distretti del Commercio, che prevede la sinergia fra componente commerciale e Amministrazione Comunale, con ricadute positive sull’intera cittadinanza. I 50 commercianti che finora hanno aderito (il numero di certo aumenterà nel tempo) all’iniziativa benefica hanno individuato nel centro una realtà d’eccellenza, meritevole di essere valorizzata. Il mondo del piccolo commercio, ora più che mai, si pone in prima linea per un utilizzo creativo e solidale del profitto per promuovere il territorio, qualificando la vita dei cittadini, e rappresentando quindi una componente sociale attiva.

Hospice, con 15 anni di onorata attività, 65 volontari prevalentemente provenienti dalla città, e una fitta rete di assistenza domiciliare, incarna proprio eccellenza e territorialità ed è stato individuato subito dai Commercianti come ente a cui indirizzare i fondi raccolti grazie alla vendite delle borse. 

Questi i punti rimarcati con spirito proattivo ed energico da Brunella Agnelli, dell’Ascom, in occasione della conferenza stampa di lancio del progetto.

Luca Moroni, direttore dell’Hospice, ha invece posto l’attenzione su come la situazione di crisi oggettiva, che si riflette inevitabilmente sul welfare, porti ad una progressiva riduzione di investimenti nel settore. Occorre pertanto individuare e sostenere un welfare sostenibile nel tempo, che tragga la sua forza proprio dal territorio, con le sue risorse fortissime, e non sempre utilizzate a pieno.

Hospice, con il suo servizio di degenza e di assistenza domiciliare sempre in crescita, si pone in quest’ottica: negli anni si assiste a una crescita di ricoveri e appunto ad una estensione delle cure domiciliari. La città stessa riconosce questo ruolo primario alla struttura. Tanto che ben 2000 famiglie destinano il 5 per 1000 all’Hospice stesso, che riceve sostegni importanti anche dal Comune di Abbiategrasso, dall’Anlaids e dalla Fondazione Moschino.

Eccellenza, territorialità, ma anche prospettiva innovativa: la cura domiciliare è infatti una forma di assistenza sostenibile, con alto profilo qualitativo e costi ridotti  e rientra quindi in quel welfare sostenibile che è il fiore all’occhiello della struttura di Via dei Mille.

Altro punto fondamentale da ricordare quando si parla di Hospice è che il centro vive del volontariato dei cittadini: 65 sono infatti sono i volontari, quasi tutti di Abbiategrasso. 20 invece i dipendenti. L’associazione di volontariato, che è al contempo una cooperativa sociale, intende lavorare attivamente anche con le scuole, per costruire una generazione meno spaventata dalla malattia e più solidale.

Brunella Agnelli e Luca Moroni si trovano quindi d’accordo nel sostenere valori come la qualità della vita, la qualità delle cure, ma anche la qualità delle relazioni. In famiglia, in città e anche nei negozi di quartiere.

I negozi che fossero interessati ad aver le borse da vendere in sostegno dell’Hospice possono rivolgersi all’Ascom Abbiategrasso e Circondario (0294967383)

Già distribuite presso gli esercizi commerciali oltre 1000 borse, con grande successo di vendita, dopo meno di un mese. Nadia Alemanni, titolare del bar El Tabachè, commenta così l'iniziativa: "Abbiamo già venduto una cinquantina di borse. L'idea è molto bella, ci avvicina alla gente con qualcosa di tangibile e utile per tutta la cittadinanza. Con una piccola spesa, di soli 2 Euro, si sta facendo qualcosa di grande". Della stessa idea Alberto Ticozzi, di Alimentari Ticozzi: "Già 50 borse all'attivo e grande consenso fra  gli abbiatensi E' bello che i commercianti si siano messi a disposizione della città!"

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