Beatricedi tenda

Il 23 luglio 2010 si è svolta ad Abbiategrasso la caccia al tesoro intitolata “Assassinio al Castello”: decine di partecipanti hanno percorso le vie del centro seguendo gli indizi forniti, tra chiese, immagini votive, palazzi e negozi. Se non avete partecipato, potete in qualunque giorno dell'anno fare una passeggiata in centro seguendo la triste vicenda di Beatrice, moglie del Duca di Milano Filippo Maria Visconti, decapitata ad Abbiategrasso per adulterio nel 1418.

 

Partite dal Castello, prezioso esempio d'architettura fortificata viscontea, uno dei più antichi della Provincia, che ancora oggi mostra lacerti di affreschi, archi acuti, stanze con camini e ballatoi. All'interno ha sede la Biblioteca Comunale, intorno nel parco troverete la statua di Garibaldi, il Monumento ai Caduti e, nel fossato, era l'abito di Beatrice che segnava la fine del percorso.

 

Proseguite in via Santa Maria Vecchia: lì troverete un antico luogo di culto certamente visitato dalla Duchessa, oggi sconsacrato, che conserva affreschi cinquecenteschi e i segni del passato medievale nonostante i restauri del Settecento; dietro la chiesa, oltre la piccola piazza, si noterà la facciata dell'antica Casa Orsini di Roma, lungo via Teotti: piccole finestre ogivali fanno intuire l'importanza dell'edificio che all'interno custodisce un bel porticato e importati decorazioni rinascimentali graffite.

 

In fonto a via Teotti ecco l'imponente mole dell'Istituto Golgi, antica Pia Casa di Incurabili e prima ancora Convento di Santa Chiara: il grande edificio, che fra chiostri e corridoi ancora oggi è in uso, conserva la struttura neoclassica di Leopoldo Pollack, l'architetto della Villa Reale di Milano, e ottocentesca di Giuseppe Balzaretto, importante architetto eclettico. Da qui proseguite in Corso San Martino arriverete in Corso Italia dove troverete antichi portici e alcune immagini devozionali affrescate nei muri delle case.

 

L'immaginario itinerario di Beatrice è infatti scandito dalle immagini di dolore e pietà: un rilievo con Cristo sofferente sulla porta di una casa di via Solferino, il Crocifisso di Santa Maria Nuova, celebre chiesa che mostra il portico attribuito al Bramante, poi l'affresco con la Madonna e i Santi Bernardino e Domenico in Corso XX Settembre e, infine, sulla via del ritorno, l'antico affresco col Cristo flagellato in Piazza Castello. Nel centro, intanto, la Campana del Comune segnava le ultime ore della nobildonna.

 

Un modo divertente e spensierato per imparare a conoscere un'antica città, ricca di monumenti e di memorie ma ancora non abbastanza conosciuta: un'esperienza che, visto il successo, merita di essere ripetuta.

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