castelloAnno Domini 1368, Gian Galeazzo Visconti, il Conte di Virtù che portò il Ducato di Milano all'apice dell'espansione territoriale, consacra il suo potere ordinando il completo rifacimento della cattedrale di Milano, quella che poi tutti conosceremo come il Duomo. Un capolavoro di maestranze internazionali chiamate non soltanto per celebrare la gloria di Dio ma anche quella dell’uomo: il duca in persona, che metterà la sua firma, ossia la famosa razza viscontea o sole raggiante, proprio sulla vetrata principale dell'abside.


 
Purtroppo però, in questo scenario di successo, le cose in casa Visconti non vanno altrettanto bene. Il Duca e Caterina, moglie ma anche cugina, non hanno ancora nessun erede maschio e, a peggiorare la situazione, secondo voci indiscrete, le mamme milanesi non riescono più a concepire figli maschi. Un bel guaio per l’epoca! Gian Galeazzo decide dunque di fare un voto alla Madonna per ricevere la grazia di avere un erede da Caterina e la grazia arriva nel 1388 quando Giovanni Maria Visconti nasce nel castello di Abbiategrasso.



Per tradizione delle famiglie Visconti e poi Sforza il castello veniva infatti regalato il giorno delle nozze alle nuove duchesse, le Signore di Abbiategrasso, le quali spesso si recavano qui a partorire godendo della salubrità della zona e della pace del loro borgo. Tra queste mura ebbero i natali almeno due futuri duchi di Milano: Giovanni Maria Visconti e Gian Galeazzo Sforza.



Il primo piano dell'ala nord del castello, sopra l'attuale sala consigliare, doveva essere proprio la nursery delle duchesse e ciò lo deduciamo da un graffito incompleto posto su una parete che riporta l'incisione "1469 a di 20 iunij nasse…": una sorta di certificato di nascita del futuro duca Gian Galeazzo Sforza, il cui battesimo tra l'altro viene celebrato proprio nella basilica di Santa Maria Nuova, la chiesa principale del borgo.



Se è vero che i duchi Giovanni Maria Visconti e Gian Galeazzo Sforza nacquero ad Abbiategrasso e vissero poi la loro vita prevalentemente altrove, la duchessa Bianca Maria Visconti invece è da considerarsi una vera e propria abbiatense doc, rimasta sempre intimamente legata alla sua città. Figlia legittimata di Filippo Maria Visconti e della sua amante Agnese del Maino, Bianca Maria ha sempre a cuore il borgo dove aveva trascorso l'infanzia con la madre. Proprio grazie alla sua intercessione, Abbiategrasso viene infatti risparmiata dalla distruzione delle truppe di Francesco Sforza, suo marito, durante l'assedio alla città di Milano nel 1448, poco prima di insediarsi come nuovo Signore.



Dei neonati di casa Visconti la città di Abbiategrasso conserverà per sempre anche un'altra testimonianza. A compimento del voto fatto alla Madonna per chiedere un erede maschio nel 1388 Gian Galeazzo decide di cambiare la titolazione della chiesa più importante del suo ducato, il Duomo di Milano, da Santa Maria Maggiore a Basilica Maggiore di Santa Maria Nascente. Allo stesso modo, la chiesa più importante del borgo di Abbiategrasso dove nacque il figlio, cambia nome da Santa Maria della Misericordia a  Basilica Minore di Santa Maria Nascente, oggi più comunemente conosciuta come Santa Maria Nuova. Due chiese unite per sempre da un nome e da un‘illustre passato.

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