respPrincipali strumenti di Responsabilità

 

Nel mondo economico esistono numerosi strumenti per permettere all’impresa di formalizzare il proprio impegno nel campo della Responsabilità Sociale. L’adesione a standard internazionali e l’impiego di strumenti specifici da parte del mondo imprenditoriale e delle istituzioni sono passi importanti per dar vita al processo di Responsabilizzazione di un Territorio. La sfera istituzionale, coadiuvata da quella economica, deve fungere da esempio per tutte le realtà che compongono il suo territorio. Di seguito saranno riportati i principali strumenti di C.S.R. per le organizzazioni. È bene ricordare che gli obbiettivi della Responsabilità Sociale non si esauriscono adottando questi strumenti, che, infatti, rappresentano solo il punto di partenza di questo cammino. Sono le idee, gli eventi culturali e ricreativi, la costruzione di un territorio a misura d’uomo, le iniziative di carattere benefico e molto altro a far sì che un territorio diventi veramente Responsabile.

 

 

Principali strumenti per le organizzazioni

 

  • Codice Etico

Rappresenta uno degli strumenti per l’istituzionalizzazione dell’etica degli affari nelle organizzazioni. È di fatto una “carta costituzionale” dell’impresa che definisce principi etici e norme di condotta e attribuisce ad ogni partecipante una precisa responsabilità, è inoltre uno “strumento di governance” che identifica i doveri dell’impresa nei confronti degli stakeholder e che limita la discrezionalità dell’operato dei vertici aziendali. Infine definisce i comportamenti di tutti gli individui, dai livelli più operativi fino alle cariche più prestigiose.

 

 

  • Bilancio Sociale

È un documento che le aziende redigono volontariamente per rendere conto del loro comportamento agli stakeholder, ai quali riferiscono sui risultati e sugli effetti delle relazione che con loro intrattengono

 

È uno strumento importante tramite il quale le aziende comunicano, programmano e gestiscono la rete di relazioni sociali. Il bilancio sociale è indubbiamente quello che tra tutti gli strumenti di comunicazione aziendale ha il più ampio contenuto informativo. Nonostante la sua denominazione, che potrebbe essere fuorviante, non è uno strumento di contabilità. Pur essendo strettamente connesso al bilancio d’esercizio, dal quale ricava dati e notizie, svolge una funzione integrativa e, come quest’ultimo, viene redatto annualmente (Vermiglio, 1984). Esistono diverse procedure che riguardano il tema del bilancio sociale.

 

Si possono distinguere svariate metodologie che guidano la stesura di un bilancio sociale, ma in generale è corretto affermare che ve ne sono alcune che trattano congiuntamente la rendicontazione e la gestione sociale, mentre altre si occupano solo di rendicontazione. Appartengono al primo gruppo le Accountability 1000, Q-Res e le linee guida della Copenhagen Chart; nel secondo gruppo si possono racchiudere le GRI (Global Reporting Initiative), le norme SA8000 e i modelli italiani come quello del Gruppo Bilancio Sociale (GBS), quello dell’ABI e il modello Comunità e Impresa. Per quanto concerne i modelli più diffusi tra le aziende italiane si possono ricondurre a due principali impostazioni (Vermiglio 2005): il modello basato sulla missione (incentrato sulla mission aziendale) e il modello GBS (di carattere generale ma adattabile a qualunque organizzazione).

 

 

  • Bilancio Ambientale

Con il termine bilancio ambientale ci si riferisce ad uno strumento informativo che riguarda in maniera esclusiva la gestione degli aspetti ambientali nell’attività aziendale. Gli aspetti ambientali dell’attività di un’impresa presentano esternalità che riguardano la collettività, da qui nasce l’esigenza di rendicontare le criticità riguardanti tali aspetti. Nato come strumento di rendicontazione per imprese, ben presto è stato utilizzato da amministrazioni, enti locali ed anche da aziende ospedaliere. Come la maggioranza degli strumenti di CSR è di carattere volontario, eccezion fatta per alcuni paesi come Olanda e Danimarca dove prevale un orientamento che prevede leggi che disciplinino l’argomento. Spesso questo strumento è un punto d’inizio per un percorso più ampio che porta a certificazioni e registrazioni quali: ISO 14001(riferito a standard ambientali) ed EMAS (per dotarsi di un sistema di gestione e audit ambientale).

 

 

  • Bilancio di Sostenibilità

Il concetto di sviluppo sostenibile trova fondamento e supporto in azienda attraverso l’implementazione del bilancio di sostenibilità. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il bilancio di sostenibilità non è, a differenza di quello ambientale, rivolto ad una singola categoria di stakeholder e nemmeno legato ad un solo aspetto dell’attività dell’organizzazione. La sostenibilità riguarda aspetti di natura economica, sociale e ambientale: concerne cioè tutti gli aspetti della vita umana, dalla capacità di creare ricchezza e occupazione, alla necessità di creare condizioni di benessere per tutti (Bianchi et al., 2001).

 

 

 

Standard Internazionali e Certificazioni

 

  • SA8000

La sigla identifica uno standard internazionale di certificazione redatto dal CEPAA (Council of Economical Priorities Accreditation Agency). La sigla SA significa Social Accountability che, tradotto in italiano, indica la Responsabilità Sociale. Lo scopo della norma è quello di perseguire migliori condizioni lavorative a livello internazionale e permettere di fornire uno standard verificabile da Enti di Certificazione. I principi su cui si basa l’SA8000 sono riconducibili ad alcuni documenti internazionali tra cui è opportuno citare:


Convenzioni ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro);

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani;

Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia;

Convenzione delle Nazioni Unite per eliminare tutte le forme di discriminazione contro le donne.
L’Italia, secondo il SAAS (Social Accountability Accreditation Services), è il paese al mondo in cui questo tipo di certificazione è più diffusa.

 

 

  • AA1000

Lo standard Accountability 1000 Standard Series focalizza la propria attenzione sul coinvolgimento degli stakeholder e sulle modalità per migliorare l’attività di rendicontazione delle prestazioni ambientali e sociali di un’organizzazione. AA1000 è uno standard di processo che non ha tra i requisiti il raggiungimento di determinati livelli di performance. Il principio su cui si fonda è l’Accountability (responsabilità) che si basa a sua volta su tre principi chiave: trasparenza (dell’attività di rendicontazione), rispondenza (verso le aspettative degli stakeholder) e conformità (rispetto alle norme vigenti). Un altro aspetto riferito alla responsabilità è l’inclusività del processo. I vantaggi offerti da AA 1000 sono numerosi, tra gli altri si possono annoverare: miglioramento dei rapporti con gli stakeholder e con i dipendenti, miglioramento della gestione e della valutazione dei rischi, sostegno alla governance e all’informazione, accrescimento della fiducia degli stakeholder esterni.

 

 

  • OHSAS 18001

La sigla OHSAS (Occupational Health and Safety Assessment Series) identifica uno standard internazionale che stabilisce i requisiti necessari per implementare un sistema di gestione a tutela della Sicurezza e della Salute dei Lavoratori. Lo OHSAS 18001:1999 è documento predisposto e riconosciuto da alcuni organismi di certificazione allo scopo di gestire, vigilare e tutelare la salute e l’incolumità dei lavoratori. La certificazione OHSAS verifica la volontaria applicazione, all'interno di un'organizzazione, di un sistema che permette di garantire adeguato controllo riguardo la sicurezza e la salute dei dipendenti, oltre al rispetto delle norme cogenti. Nel 2000 è stata predisposta e pubblicata un'apposita guida allo sviluppo di tale norma, la così detta OHSAS 18002: Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute dei Lavoratori - Linee guida per l'implementazione dello standard OHSAS 18001.

 

 

  • Certificazione Ambientale

Due norme internazionali sono le più indicate per garantire la bontà dei processi ambientali di un’organizzazione: ISO 14001 e EMAS. La prima (ISO 14001) appartiene all’ISO, organismo che predispone standard internazionali, mentre la successiva (EMAS) è un Regolamento Comunitario. Ad oggi, dopo l’approvazione del così detto EMAS 2 e dopo l’affinamento delle tecniche di controllo per ISO 14001, rimangono solo due differenze:


• la pubblicazione della Dichiarazione Ambientale, presente solo in EMAS, che permette una comunicazione con i soggetti esterni interessati;

• lo schema applicativo, molto più semplice lo schema di ISO rispetto ad EMAS.

 

Per evitare ripetizioni e ridondanze inutili, si presenteranno le sole caratteristiche di EMAS.

 

 

  • Registrazione Emas

L’acronimo EMAS sta ad indicare il Sistema Comunitario di Ecogestione e Audit (Eco-Management and Audit Scheme). Questo tipo di certificazione, che è rivolto a tutte le organizzazioni del settore pubblico e privato, rappresenta uno strumento di valutazione e gestione dell’impatto ambientale di un’organizzazione. Le finalità di EMAS riguardano la promozione di continui miglioramenti ambientali delle organizzazioni, le quali si possono avvalere di utili strumenti al fine di raggiungere tale scopo, ad esempio:

 

Sistema di Gestione Ambientale (basato sulla norma ISO 14001:2004);

Pubblicazione di una Dichiarazione Ambientale, a scadenza triennale, che informi i soggetti interessati circa le prestazioni ambientali del soggetto che la pubblica. Ogni anno l’organizzazione è tenuta a pubblicare un aggiornamento che sottolinei le novità rispetto alla precedente versione.

 

 

  • Il Sistema di Gestione Ambientale

Un Sistema di Gestione Ambientale (EMS da Enviromental Management System) rappresenta "la parte del sistema di gestione generale che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale". L’SGA deve essere sottoposto alla verifica di conformità da parte di un Verificatore Accreditato che dovrà valutare anche la Dichiarazione Ambientale. I requisiti per l’attuazione di un SGA sono definiti dalla norma internazionale UNI EN ISO 14001:1996 e nel Regolamento n. 761/2001 EMAS.

 

 

 

Bibliografia

 

  • (A cura di) Cici C. e Ranghieri F., (2004), La governance locale dell’ambiente e del territorio. Percorsi di sostenibilità tra aspetti geografici e percepiti, Guerini Scientifica
  • (A cura di) Sacconi L. (2005), Guida critica alla Responsabilità sociale e al governo d’impresa. Bancaria Editrice
  • Vermiglio F. (1984), Il bilancio sociale nel quadro evolutivo del sistema d’impresa, Messina

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